Libro finito, libro nuovo…

Questo fine settimana ho finito “La gita a Tindari“, di Andrea Camilleri… è il primo giallo di Montalbano che leggo, ma mi sono gustato molte delle trasposizioni televisive di questi gustosi romanzi. Gustosi perchè infarciti di espressioni e caratteristiche tipiche siciliane, tipo “Nuttata persa e figlia fìmmina

Queste espressioni mi fanno veramente ridere, di gusto: come è spesso caratteristico dei motti e proverbi popolari, riescono in quattro parole a rappresentare con forza e completezza concetti che altrimenti richiederebbero tempo e sforzi maggiori, e non sarebbe altrettanto efficace, e facile da ricordare…

Ora, devo iniziare un nuovo libro da viaggio: Il mistero di Torino (non è che i libri da leggere li scelga su wikipedia, è solo comodo farci un riferimento…). L’ho già iniziato stamattina, in autobus. E’ diviso in due parti, ognuna scritta da uno dei due autori, Vittorio Messori e Aldo Cazzullo.

Torino è la mia città: ci sono nato, ci vivo, ci lavoro, mi piace. Questo libro, che mi è stato consigliato e prestato, dovrebbe riguardare aspetti inconsueti, noti e meno noti e (ovviamente) misteriosi della mia Augusta Taurinorum.

Shantaram (il libro da casa) procede, è ben scritto, interessante, divertente ma anche inquietante. Ma a casa il tempo per la lettura è solo orizzontale: spesso il sonno prevale…