Software Libero: con questo termine si intende una modalità di licenza con cui può essere rilasciato un programma informatico, ma si tratta di un concetto più ampio: la libertà, niente meno.
Quando un programma è rilasciato con questa licenza:
- si può utilizzare liberamente, senza dover pagare
- si può prelevare liberamente come codice sorgente
- si può studiare, modificare liberamente, e poi ricompilare
- si può migliorare, correggendo difetti o introducendo nuove caratteristiche
- ogni modifica si può ridistribuire (nella stessa modalità)
Non è male, no?
Quando usate un computer, usate un elevatissimo insieme di programmi, di sistemi, e ognuno di questi è rilasciato (anche se gratis) con una licenza, che vi consente di usarlo in un certo modo e, volendo, di poter sapere anche cosa fa di preciso, e perché. Se non ci pensate voi, state tranquilli, qualcun altro lo farà per voi, ma di solito non nel vostro interesse…
Anche le cose che sembrano “gratis” a volte non lo sono: certo, le ottenete senza pagare denaro, ma ogni volta c’è da dire un piccolo “si, ok, accetto”. E in quel momento, anzi meglio un poco prima, se girate il foglio, guardate in basso, o le scritte piccole, trovate le vere condizioni dello scambio. Si, perché di scambio si tratta: software e/o servizi gratis a voi, e in cambio un pò di privacy, dati personali, indicazioni sulle vostre abitudini, condizionamenti economici e psicologici… a loro.
Anche il Software libero vi chiede qualcosa in cambio: di non imprigionarlo. E’ spiegato nell’ultimo punto della lista, sopra: ogni modifica va ridistribuita con lo stesso principio: in questo modo nessuno se ne può impadronire.
Che ne pensate?