arduino starter kit

Da un po’ di tempo ero incuriosito dal progetto Arduino (se non sapete cos’è, leggete più sotto), ed in particolare dalla passione, entusiasmo e inventiva che si intuisce dietro la grande comunità di utilizzatori di questo piccolo prodotto, tra l’altro orgogliosamente italiano. Ma ho sempre avuto un po’ il timore di non essere abbastanza “smanettone” da riuscire a comprare tutto ciò che serviva, a collegarlo, di comprare cose sbagliate, ecc. insomma di poterci fare qualcosa senza scassare subito tutto…

Lo scorso il 17 gennaio, però, ho partecipato ad un evento gratuito e molto interessante, a Torino (dove vivo), nelle sale di ToolboxCoworking in occasione del “CULTURE INNOVATION DAY” organizzato da hangar piemonte.

Lì, nella sala principale, c’era un banchetto con vari prodotti e gadget di Officine Arduino (che è lì vicino, come il fablab), mi sono trovato fisicamente davanti ad una piccola ed invitante scatola, l'”Arduino starter kit” originale, ovvero un kit contenente l’essenziale per iniziare, senza bisogno di altro, il tutto ad un cifra tutto sommato bassa, 95 euro. Non avevo più scuse… era mio.

Ecco qualche foto della confezione del kit:

Sommario:

Arduino

Cos’è Arduino? Wikipedia dice che “è una scheda elettronica di piccole dimensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno, utile per creare rapidamente prototipi e per scopi hobbistici e didattici”.

Ora che ci ho un po’ preso la mano, posso provare a spiegare in parole (spero) semplici, di che si tratta: in pratica, è un piccolo “computerino” interfacciabile facilmente con un normale PC (ha una porta USB) e con altri componenti elettronici, ed è fatto apposta per questo…

  • si collega la scheda ad un circuito, con vari componenti,
  • si scrive sul PC un programma per fare funzionare come si desidera il circuito creato,
  • si collega la scheda Arduoino al PC con il cavo USB,
  • si invia il programma alla scheda et… voilà!

se tutto è andato bene, il progetto funziona, e magari ci si può interagire, oppure ottenere dati e informazioni, farci “cose”. Ci saranno probabilmente lucine che si accendono, sensori di vario genere che inviano segnali, motori che girano, display che comunicano… un po’ di tutto.

E senza saldatori, senza pericoli, facile (quasi) come il Lego(tm).

Essendo piccolo, semplice ed economico è ovviamente facilmente accessibile, ma un’altra caratteristica lo rende particolarmente attraente per chi desidera iniziare a sperimentare con il mondo dell’elettronica: si tratta di un prodotto completamente “open source”! Esiste in molte versioni diverse, con specifiche e capacità differenti, ed è anche modificabile con apposite “schede aggiuntive” (gli “shield”), che aggiungono (di solito senza toglierne) altre capacità alla scheda base Arduino, come connessioni ethernet, wifi, gsm, SD, USB host, e molte altre.

Open source?

Si, ma che vuol dire “open source”, per un “computer”… se poi lo devi comprare già fatto? Beh, Arduino è anche un prodotto finito e acquistabile, ma lo stesso produttore (Officine Arduino), mette a disposizione apertamente e gratuitamente tutte le informazioni e le specifiche su come è fatto, in ogni dettaglio.

Questo permette sia di conoscere perfettamente il funzionamento di ogni parte (ed essendo un “computerino”, è ovviamente composto da hardware e software):

  • per la parte hardware, lo schema elettrico e l’elenco dei componenti elettronici necessari sono distribuiti con la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.5.
  • relativamente al software, che è costituito da un parte residente sulla CPU e da una parte utilizzabile su un normale computer (windows, linux o mac), ovvero l’ambiente di sviluppo, esso è distribuito con licenza GPLv2.

Come riporta l’articolo su wikipedia “In questo modo, chi lo desidera può legalmente auto-costruirsi un clone di Arduino o derivarne una versione modificata, scaricando gratuitamente lo schema elettrico e l’elenco dei componenti elettronici necessari”.

Chi non è “abituato” a (o non capisce) questi sistemi di “condivisione della conoscenza” potrebbe pensare che si tratta di un pessimo business model: se tutti possono scaricare le istruzioni per farselo, chi mai lo comprerà?

Non è affatto così. Anzi. E’ un successo mondiale, in crescita, ed ha contribuito a far esplodere una comunità globale di persone (che già erano o sono diventate) appassionate di elettronica, che utilizzano i prodotti Arduino, o dei derivati o dei concorrenti per le più svariate finalità e i più incredibili progetti, e che condividono e si scambiano informazioni, aiuto, suggerimenti e progetti, imparando gli uni dagli altri e contribuendo ad espandere la comunità.

Lo starter Kit

Tutti i dettagli sono qui (pagina in inglese) http://arduino.cc/en/Main/ArduinoStarterKit

In sostanza, è composto da:

  • una scheda Arduino Uno
  • un buon numero di componenti elettronici/elettrici
  • una breadboard
  • un cavo USB
  • qualche accessorio per completare e realizzare meglio i progetti
  • un manuale in italiano (170 pagine) con 15 progetti da realizzare con istruzioni passo-passo.

I molti componenti elettronici/elettrici includono: connettore per batterie 9v, cavetti in varie misure, fotoresistori,  potenziometeri, pulsanti, sensore di temperatura, sensore di inclinazione, display LCD (2 linee da 16 caratteri alfanumerici), led bianchi/rossi/verdi/gialli/blu/RGB, un motorino a 6/9V, un servomotore, un piezo (usabile come microfono/altoparlante), ponte H su microchip, chip fotoaccoppiatori, transistor, mosfet, condensatori, diodi, filtri colorati RGB, un connettore a pettine, resistenze varie.

C’è davvero un sacco di roba! E molti di questi non li ho mai sentiti e al momento non so minimamente a cosa possano servire… figuriamoci COME utilizzarli..! Per fortuna che c’è il manuale! 🙂

E inoltre sul sito di Arduino ho trovato una playlist di video che illustrano il kit e il suo l’utilizzo nei primi progetti previsti dal manuale, spiegati nientemeno che da Massimo Banzi, ovvero lo stesso ideatore di Arduino! Purtroppo questi video sono solo in inglese: niente di difficile, ma è un peccato che non ci sia nulla in italiano…

Scoprirete presto che è importante imparare a leggere i datasheet dei componenti che usate (m anon è indispensabile, seguendo il manuale), ed eccoli qui: http://arduino.cc/en/Reference/DataSheets.

 

Il manuale

Il manuale descrive, ovviamente e in modo semplice, tutto il contenuto e poi guida il lettore attraverso la realizzazione di 15 progetti, di complessità crescente, permettendo di familiarizzare un po’ per volta con la scheda, i componenti, il sistema di assemblaggio con la breadboard, e anche con la programmazione della scheda Arduino. Si parte da qualche semplice esercizio che non richiede nemmeno di programmare la scheda (con solo semplici collegamenti elettrici/elettronici), e poi piano piano vengono realizzati progetti sempre più complessi.

Manco a dirlo, anche il testo del manuale è distribuito con una licenza molto permissiva (creative commons attribution sharealike 3.0) .

La relativa complessità, però, cresce sopratutto dal lato software, in particolare per chi non ha dimestichezza con i più semplici costrutti del C/C++ (si tratta di programmazione di base, con codice in fondo molto simile a javascript, java, php, e linguaggi simili).

E questo è anche il bello di questi progetti, e di ciò che le schede come Arduino possono permettere, in fondo, a chiunque: i componenti elettronici e come collegarli sono ovviamente una parte fondamentale, senza la quale nulla può essere costruito, e occorre avere o farsi un po’ di esperienza, ma la VERA cosa interessante è che questi piccoli semplici circuiti possono poi essere “comandati” da Arduino, solo in base ad un programma scritto dall’utente! Ciò che viene stimolato è la creatività, non l’acquisto dei componenti!!

Il limite di ciò che si può realizzare è determinato in buona parte (ovvero: con un minimo di dotazione) solo dalla fantasia e dalla determinazione di chi vuole provare a realizzare qualcosa di speciale e interessante!

I componenti, le specifiche, e le istruzioni su come collegarli si devono ottenere (o, meglio, capire e imparare), ma ciò che i progetti Arduino faranno davvero è di realizzare le nostre idee, nel modo in cui vogliamo, senza dover semplicemente utilizzare ciò che qualcun altro ci mette a disposizione come “pronto e semplice”: si tratta di CREARE. E di imparare, creando e divertendosi, un po di elettronica, un po’ di fisica, un po’ di programmazione.

E come mettere tutto insieme, con l’aiuto di Arduino.

Alternative

Ci sono anche altri “kit” basati su Arduino, che potete comprare e utilizzare. Sicuramente avranno un approccio simile, ci sarà un manuale ma con esercizi un po’ diversi, i componenti inclusi saranno un po’ diversi (in funzione dei progetti proposti), anche se non so quanti prevederanno un manuale in italiano!

Ad esempio io ho trovato:

  • un kit di Fritzing (lo trovate in due versioni, base e mega – versioni diverse di Arduino, con manuale ma non in italiano)
  • un kit workshop base su plexishop (costa meno degli altri, ma non ha il manuale, credo)

e inoltre:

  • http://www.homotix.it/catalogo/arduino-kit
  • http://littlebits.cc/kits/arduino-coding-kit
  • https://www.futurashop.it/index.php?route=product/product&product_id=3453
  • http://www.adafruit.com/product/68
  • http://www.makershed.com/collections/arduino-kits
  • http://www.pinto.it/category/284-kit-arduino.aspx
  • http://www.robotshop.com/en/arduino-kits.html

c’è anche chi sostiene (non a torto) che è meglio comprare da sé tutto quanto, come discusso qui

http://www.reddit.com/r/arduino/comments/19uc34/which_starter_kit_is_worth_the_money/

certo che occorre saperne già un po’, e secondo me il manuale in italiano vale una probabile piccola spesa in più, ma potete decidere, visto che avete delle alternative 🙂

I prossimi passi

Dunque, ora tocca a me! E se tutto va bene, presto troverete in qualche altro post il risultato delle mie esperienze con i progetti del manuale (e qualche loro variante che avrò forse inventato e realizzato), con qualche foto e se ne avrò, consigli e suggerimenti utili.

Ecco, ad esempio me ne viene in mente uno, di consiglio: dotatevi anche di una lente di ingrandimento, o di qualcosa di simile, perché molti dei componenti sono molto piccini, e avolte occorre distinguere piccoli particolari su di essi (ad es: i colori delle fasce delle resistenze…). Io, in mancanza di quella, ho utilizzato la fotocamera- con zoom – del mio smartphone… ma non è un granchè: probablimente una lente con supporto fisso (tipo orologiaio o gioielliere) è quella più adatta.

Comunque, se tutto va bene, quando avrò completato gli esercizi del kit “originale” Arduino, proverò a comprare altri kit, diversi, in modo da fare esperimenti diversi, ottenere altri componenti e avere più di una scheda Arduino, ad esempio per provare a… farle comunicare fra loro! 😉 vi farò sapere!

A presto! Marco